Ventotto anni di musica senza confini geografici, temporali e di genere, la musica per unire culture, persone e territori: è questa l’essenza del Festival Mundus che si annovera tra le proposte più interessanti e più attese dell’estate emiliana da quasi tre decenni.
Dal 3 al 31 luglio Mundus torna anche ai Chiostri di San Pietro con 5 concerti curati da ATER Fondazione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni comunali di Reggio Emilia, e delle città che ospitano altri 10 c0ncerti, Casalgrande, Correggio, Scandiano e Carpi.
Con l’intento di far conoscere culture diverse attraverso il linguaggio musicale, Mundus è da sempre una vetrina sul mondo dal punto di vista specifico della musica, declinata in tutte le sue espressioni: in ogni edizione si alternano tradizioni e generi molto diversi fra loro, nell’intento di rintracciare sempre progetti musicali innovativi provenienti da ogni parte del mondo.
Come da tradizione, anche per questa edizione Mundus offre una proposta artistica di ampio respiro, intrecciando diversi stili musicali: dal jazz nostrano e internazionale al pop, dalla musica popolare alla canzone d’autore fino alla world music, rivisitata in nuove forme e da interpreti dalle speciali qualità vocali, in ascesa sulla scena internazionale. Inoltre, quest’anno sono presenti diverse novità: artisti consolidati della scena italiana presenteranno nuovi progetti, e tante star internazionali saranno ospiti per la prima volta.
Informazioni generali Comune di Reggio Emilia – Fondazione Palazzo Magnani 0522 444446 – info@palazzomagnani.it
Biglietti
Ingresso unico € 12
Fondazione I Teatri c/o Teatro Valli, piazza Martiri del 7 luglio 1960, 7 0522 458811 – biglietteria@iteatri.re.it Biglietteria online: Vivaticket Orari da lunedì a sabato ore 9.30-12.30; martedì e mercoledì ore 17-19 Prenotazioni telefoniche 0522 458854, lunedì e giovedì dalle ore 14 – 17
«We speak of love and happiness: For me, happiness is Fred Wesley playing his horn» (James Brown)
Trombonista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e autore conosciuto in tutto il mondo come uno degli architetti della musica funk. Il suo lavoro con il padrino del soul James Brown nel 1970 lo consacra come il trombone più funky della storia della musica. La sua lunga carriera gli ha permesso di collaborare, oltre che con Brown, Clinton e Parker, con artisti del calibro della Count Basie Orchestra, Ray Charles, Lionel Hampton, Randy Crawford, Vanessa Williams, The SOS Band, Cameo, Van Morrison, Socalled e De La Soul. Spesso in tour con la sua jazz-funk band, i New JBs, Fred Wesley riesce a trasmettere la sua esperienza a studenti e giovani musicisti di tutto il mondo, ispirando artisti di tutti i generi musicali.
Fred Wesley trombone, voce, Gary Winters tromba Hernan Rodriguez sax, flauto Reggie Ward chitarra Vincent Evans tastiere e piano Dwayne Dolphin basso Bruce Cox batteria
Dobet Gnahorè è una delle stelle più sorprendenti del nuovo afropop: cantautrice, musicista e ballerina, si distingue per il suo stile vocale emozionante, per la forte presenza scenica e per i suoi passi di danza sbalorditivi. Nel 2010 vince un Grammy Award come miglior interprete urban alternative. Originaria della Costa d’Avorio e figlia d’arte del percussionista Boni Gnahoré, a causa della guerra civile si trasferisce in Francia, dove impara e canta in sette lingue diverse. Nelle sue canzoni rende omaggio alle donne di oggi e di domani e utilizza le parole e la sua immagine per dare potere e riconoscimento a una nuova generazione di africane coraggiose, fiere e indipendenti. I suoi testi sono semplici e diretti, tratta temi universali che indagano e esaltano il potere femminile con parole di motivazione e incoraggiamento e grida di redenzione.
Couleur, il sesto album di Gnahoré, riflette l’energia urbana dell’Africa moderna e lo spirito potente di una donna indipendente che guarda avanti verso un futuro positivo e di successo. Il disco consolida la posizione della Gnahoré come una delle stelle più brillanti e dei talenti più sorprendenti dell’Africa.
Dobet Gnahoré voce, percussioni Julien Pestre chitarra, voce Mike Dibo batteria Louis Haessler basso, tastiere
Un concerto, quello di Stefano “Cisco” Bellotti, che è l’occasione per ripercorrere i suoi oltre 30 anni di carriera: dall’esordio con i Modena City Ramblers fino alla più recente collaborazione artistica con la Bandabardò, passando per la sua ormai lunga carriera da solista.
Il repertorio live abbraccia per intero tutte le esperienze accumulate in questi tre decenni passati sui palchi di tutte Italia: dai suoi cavalli di battaglia ai pezzi più recenti passando per i suoi immancabili successi da solita, Cisco con la sua band è pronto per creare un’atmosfera coinvolgente.
Cisco voce, chitarra acustica, bodhràn Arcangelo Kaba Cavazzuti batteria Massimiliano Frignani chitarra Bruno Buonarrigo basso Mario Sehtl violino Enrico Pasini tromba, fisarmonica e tastiere
Un progetto musicale eclettico, magistralmente capace di riportare all’essenziale le sonorità, scovando al loro interno un significato più profondo, una collaborazione piena d’alchimia nel suo ibrido di jazz, canzone d’autore, rock, punk e musica classica. Un connubio artistico straordinario che è valso loro la Targa Tenco nel 2006, il premio per Miglior Tour al Mei di Faenza 2006 e Les quatre clés de Télérama, in Francia, nel 2007.
Per festeggiare i 20 anni di unione artistica riprende il tour di Musica Nuda dal titolo 20 Anni in Tour, che porta in scena i loro brani più amati dal pubblico insieme agli inediti del nuovo album in uscita a Marzo 2023. L’album che celebra i vent’anni del gruppo è stato anticipato dal singolo Guardami uscito lo scorso il 10 Gennaio, nel giorno dell’anniversario della prima esibizione del duo.
La prima cosa che colpisce di Lady Blackbird è il fortissimo contrasto tra il mood struggente e catartico delle sue canzoni e la sua personalità spumeggiante ed estroversa. Marley Munroe, in arte Lady Blackbird dalla famosa canzone di Nina Simone, secondo alcuni ha realizzato uno dei migliori album di vocal jazz degli ultimi anni, oltre che suo album di debutto intitolato Black Acid Soul. L’album è un gioiello dark che racconta la storia di una donna definita dal Rolling Stone “l’anima antica del nuovo soul jazz”, le sue canzoni di un sentimentalismo straziante, il timbro da contralto pieno di sfumature e gli arrangiamenti acustici e minimali vi faranno sentire in un fumoso jazz club.
Marley Munroe voce Christopher Seefried chitarra Kenneth Crouch piano James Charles Paxson batteria Jonathan Flaugher basso