Dopo mesi di chiusura e interruzione della attività culturali a causa della pandemia (e la cancellazione della scorsa edizione), Reggio Emilia si prepara ad inaugurare Fotografia Europea 2021 nelle giornate del 21, 22 e 23 maggio.
I Chiostri di San Pietro si confermano il cuore della manifestazione e ospiteranno una decina di mostre, tra le venti in programma, che si ispirano a un verso di Gianni Rodari, Sulla Luna e sulla Terra/ fate largo ai sognatori!
Nelle sale al piano rialzato è esposta la mostra personale Universo Dentro dell’artista Sophie Whettnall a cura di Carine Fol, realizzata in partnership con la Centrale for Contemporary Art di Bruxelles. Whettnal, artista visiva, utilizza in maniera peculiare il mezzo fotografico come mezzo di archiviazione e fonte di ispirazione per le sue opere molto evocative. Nel chiostro piccolo in particolare verrà realizzata una suggestiva installazione sospesa.
Nelle sale ai piani superiori troviamo invece i fotografi Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian che espongono L’Isola, risultato della committenza dello scorso anno di Fotografia Europea; Noémie Goudal che presenta Telluris, in cui l’artista fa convivere geografie reali e teoriche, creando uno spazio tra la realtà fisica e la sua rappresentazione mentale; David Jiménez che, con Aura, gioca con i limiti della percezione; mentre Raymond Meeks, con il progetto Halfstory Halflife realizzato alle cascate delle Catskill Mountains di New York, indaga i temi dell’amicizia e della giovinezza; e ancora Donovan Wylie che, in The Tower Series, esamina le architetture, per lo più invisibili, che intrecciano la presenza del conflitto nel tessuto della vita quotidiana; Piergiorgio Casotti ed Emanuele Brutti che invece, nel progetto INDEX G, curato da Fiorenza Pinna, mettono in scena una specie di opera teatrale del silenzio, fatta di assenza di personaggi e delle loro storie peculiari, in cui le cose viste e raccontate rimangono non dette e sospese nel tempo.
Concludono il percorso espositivo due giovani artiste: Lebohang Kganye, che presenta Tell Tale e la nuova produzione In Search for Memory in cui affronta storie contrastanti raccontate in più modi, in una combinazione di memoria e fantasia, e Yasmina Benabderrahmane, che presenta La Bete, un viaggio attraverso le dune di sabbia e le pianure del Marocco, suo paese natale, tentando, attraverso il linguaggio visivo, di recuperare ciò che ha perso in quattordici anni di assenza.
Fotografia Europea 2021 cercherà di attivare risposte, generare dubbi e sollevare domande, spingendoci a riguardare, rivedere e ripensare il processo creativo proprio in un momento di passaggio come questo verso nuovi e altri modi di essere e di vivere.
Vedi qui l’anteprima completa di tutte le sedi espositive di Fotografia Europea a Reggio Emilia.
Foto di copertina: Sophie Whettnall, Drilling for light, 2015