I Chiostri di San Pietro sono un luogo di produzione culturale e un laboratorio di innovazione sociale. Sono nati dalla rigenerazione di un capolavoro del Cinquecento, l’antico Monastero benedettino dei Santi Pietro e Prospero, bene monumentale patrimonio del Comune di Reggio Emilia.
Per la loro naturale vocazione storica, i Chiostri di San Pietro si candidano ad essere polo culturale-espositivo e attrattivo di rilievo internazionale, ma non solo. Con la nascita del Laboratorio Aperto, si proiettano anche nella contemporaneità per dare vita ad un hub di innovazione sociale. L’Hub è un luogo di partecipazione, confronto e innovazione aperta e diffusa nell’ambito dei servizi alla persona e digitali.
I Laboratori Aperti dell’Emilia-Romagna
I Chiostri di San Pietro sono dunque un luogo che ha l’ambizione di generare progetti, servizi e attività destinate ad avere effetti positivi per lo sviluppo della città e del territorio.
I Chiostri sono infatti sede di uno dei dieci Laboratori Aperti, elemento chiave dell’Agenda Urbana del Por Fesr della Regione Emilia-Romagna 2014-2020. L’obiettivo è quello di promuovere “Città attrattive e partecipate” e mettere in collegamento il tema della qualità urbana delle città con l’innovazione sociale.
I Laboratori Aperti sono luoghi in cui sviluppare una comunità digitale e creativa e un’economia dei servizi competitiva e trainante per la città e tutta la Regione.
La nostra mission: un hub di innovazione culturale e sociale
La missione dei Chiostri è promuovere la crescita di un hub di produzione culturale e innovazione sociale che alimenti un ecosistema di attori locali, quali istituzioni e pubblica amministrazione, imprese, università e scuole, organizzazioni del terzo settore e talenti che si occupano di cultura, creatività, innovazione e nuove tecnologie.
La nostra vision: un progetto di sviluppo urbano
I Chiostri vogliono essere il cuore e il motore di un progetto di sviluppo urbano centrato sulla collaborazione e sullo sviluppo di imprenditorialità e sostenibilità sociale. Un progetto che si basi sull’innovazione aperta e partecipata e sull’incontro di soggetti e competenze plurali.