con Italo Rota, architetto
Luca Vecchi, sindaco di reggio Emilia
Annalisa Rabitti assessora alla cultura
Fulvio Irace, architetto, storico dell’architettura e accademico italiano
Alessandra Quarto, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
modera Elena Del Drago, storica dell’arte, giornalista
A causa della probabilità di maltempo la presentazione si terrà presso il Teatro Cavallerizza, viale Allegri 8/A
Come rilanciare l’identità di un museo? Qual è oggi il ruolo del museo dove storia, heritage, tecnologia, passato e futuro convivono dialogando fra loro? In occasione della recente pubblicazione del volume Io sono Museo, a cura di Italo Rota con Elisabetta Farioli e Francesca Grassi (Forma edizioni, Firenze) martedì 28 giugno, alle ore 21.30, presso il Teatro Cavallerizza si svolgerà un incontro con l’architetto Rota, figura centrale nella scena architettonica e progettuale contemporanea.
L’evento intende svolgere una riflessione sulla museologia oggi e aprire una riflessione sul ruolo dei musei contemporanei nei confronti del futuro collettivo e individuale nel contesto di un mondo sempre più complesso e mutevole, a partire dalla visione che ha guidato il progetto di riallestimento del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, curato da Italo Rota. L’architetto, in dialogo con Fulvio Irace, storico dell’architettura italiano e docente al Politecnico di Milano, nonché esperto di storia e critica del progetto moderno e contemporaneo e Alessandra Quarto, soprintendente all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio della Città Metropolitana di Bologna e delle province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, interverrà su alcuni grandi temi affrontati nel volume (dedicato al progetto di Reggio Emilia), che spaziano dall’architettura come luogo dell’immaginazione sociale al ruolo dei musei nell’offrire ai cittadini un processo di esplorazione e conoscenza che permette loro di fare una esperienza utile a ricordare il passato e a immaginare il futuro. Condurrà Elena Del Drago, storica dell’arte, giornalista e nota conduttrice di A3, Il formato dell’arte, la trasmissione di Radio3 RAI che racconta le arti visive. L’incontro sarà preceduto dai saluti istituzionali del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dell’assessora alla cultura Annalisa Rabitti.
In occasione dell’evento si svolgerà l’apertura straordinaria di Palazzo dei Musei dalle ore 21 alle 24.
Sonorizzazione a cura di Massimo Zamboni, dedicata appositamente a Io sono Museo e alla musica nata dalla creatività reggiana.
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L’iniziativa è ad ingresso gratuito e senza obbligo di prenotazione
In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso il Teatro Cavallerizza
Info: 0522456816
IO SONO MUSEO Non un il semplice catalogo di un museo, ma la prima stanza del museo stesso. “I musei” – afferma Italo Rota – “si stanno trasformando in un componimento a più voci, tra memoria, ricerca, scienza, industria, arte e umanesimo, mediato e reso possibile dalla partecipazione personale e dall’intervento del singolo, per testimoniare la libertà e la responsabilità che il futuro ci invita a considerare ogni giorno, nel presente, sia come individui sia come collettività”.
Il volume Io sono Museo (Forma edizioni), appena dato alle stampe, è una testimonianza di tale trasformazione, che si propone anche di fornire delle vere e proprie “istruzioni per l’uso” per realizzare un museo partecipato nel XXI secolo. Il libro, una vera e propria guida metodologica su come progettare, racconta l’esemplare case history, noto a livello internazionale, del progetto di Italo Rota per i nuovi Musei Civici di Reggio Emilia, commissionato dal Comune di Reggio Emilia e realizzato in un percorso partecipato con la città: complesso, sofisticato, a fronte di una delle testimonianze museali più antiche d’Italia, in una città che rivendica oggi un nuovo ruolo nella contemporaneità. Oltre un decennio di lavoro e di progettazione che è approdato nella realizzazione di un museo che si pone come “archivio dei beni comuni”, secondo l’accezione di Claire Bishop, nel quale a partire dalla fisicità delle testimonianze si rivede criticamente anche la propria storia. “Il museo come archivio dei beni comuni – scrive Rota – si muove tra due approcci: uno moderno e uno post-moderno. L’approccio moderno, ottocentesco, alle istituzioni culturali come tempio dove l’opera d’arte o il documento sono profusori di cultura; l’altro l’approccio post-moderno e l’egemonia culturale del presente, in cui il museo è ora lo strumento per i visitatori-cittadini per relazionarsi con gli oggetti delle collezioni, “cose” del passato e del presente, mantenuti, serbati, immagazzinati, custoditi, preservati, salvaguardati, difesi, mantenuti in salute, per produrre conoscenza e scoperta. Rinunciare all’esercizio del leggere cronologico è essenziale per poter attivare questo tipo di installazioni che esplorano il tempo e lo spazio della nostra memoria; gli oggetti e i documenti delle raccolte non sono più materia inerte ma materia viva che organizza in maniera diversa la mappa delle certezze della conoscenza. (…) Il compito sostanziale dell’archivio dei beni comuni è disseppellire il sapere rimasto sepolto e riportarlo alla luce per potercene servire di nuovo, una nuova e bizzarra forma di archeologia”.
Io sono Museo, pubblicato anche in lingua inglese, testimonia un lavoro corale che ha coinvolto la direzione dei musei reggiani e i curatori delle raccolte, in un dialogo continuo tra visioni espositive, esigenze scientifiche, sollecitazioni partecipative. Il libro comprende due contributi di Italo Rota Oplà e What is museum?, gli approfondimenti metodologici di Francesca Grassi Roomscape, When attitudes become form, Roomscape map, i testi di Elisabetta Farioli A nuova vita. Il “caso” Museo di Reggio Emilia come laboratorio di nuova museologia e di Roberto Macellari Il “Metodo Chierici”: dal Museo di Storia Patria al Nuovo Museo, oltre a interventi istituzionali. Integrano e arricchiscono il volume la narrazione di cinque installazioni che rappresentano altrettante tappe espositive, realizzate dal 2010 al 2016, con il coinvolgimento e la partecipazione della città allo scopo di sperimentare le nuove modalità di approccio alle collezioni, e di due mostre più recenti realizzate nel 2017 e 2018: Lo scavo in Piazza. Una casa, una strada, una città e On the Road. Via Emilia 187 a.C.. Il racconto dell’esperienza realizzata a Reggio Emilia di un museo planetario multi-temporale è inoltre integrato da un vocabolario dei termini guida che definiscono un nuovo museo contemporaneo e da un apparato iconografico dal forte impatto visivo, un elaborato montaggio di foto d’archivio, immagini di maestri della fotografia presenti nella collezione della città, committenze di reportage sulle nuove realizzazioni.
La serata è promossa dal Comune di Reggio Emilia – Musei Civici in collaborazione con Forma edizioni, nel contesto del cartellone di attività Restate, con il patrocinio dell ’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia.
Il volume Io sono Museo è realizzato con il contributo di Iren S.p.a.
Foto in testata @Carlo Vannini